CAR SEX.....una variante alla visita domiciliare


Sarà l'atmosfera intima, lo spazio risicato che si ha a disposzione, i movimenti limitati ma concentrati in quelli essenziali. O forse il senso del rischio e del pericolo, un equilibrio precario in cui si "consumano" piccole, grandi storie d'amore ma anche liason clandestine. Il sesso in macchina ha sempre qualcosa di misterioso e di affascinante, che attrae ma da cui si tenta di sfuggire allo stesso tempo. Perché sono opposte, come spesso accade in questi casi, le teorie sugli incontri sulle quattro ruote, protetti dall'abitacolo che racchiude e custodisce la propria privacy. Lussurioso quello degli amanti che furtivamente di incontrano lontani da indiscreti, o tenero quello dei fidanzati o delle prime cotte che si consumano tra i sedili ribaltabili della propria auto (in genere quella di lui), sempre attenti a non farsi male, quantomeno troppo, e ad evitare di infilzarsi e incastrarsi tra sterzo e cambio delle marce.

 

 La mia storia vissuta
Dopo esserci messaggiati in privato per tutta la settimana, Lei mi ha chiamato al cellulare proponendomi un incontro. La voce, il suo tono mi trasmettevano qualcosa che mi diceva sarebbe stata una bella esperienza così accettai. Sabato pioveva e Lei mi ha guidato al cellulare in un luogo che non posso svelarvi...capite la privacy!

Avevo già il cazzo duro sin da quanto montai in auto. Indossai un paio di pantaloni color corda larghi e una camicia bianca, sotto i pantaloni il mio boxer bianco, attillato che ben evidenzia la forma del mio cazzo duro. Arrivai nel luogo indicatomi e vidi la loro auto parcheggiata sotto una fitta vegetazione che praticamente ci faceva da tettoia. Mi lampeggiarono ed io risposi lampeggiando a mia volta. Mi avvicinai, abbssando il vetro dell'auto. Parcheggiai l'auto affianco alla loro e spensi il motore. I vetri della loro auto erano appannati, abbassarono quello lato passeggero e subito realizzai cosa sarebe accaduto di li a poco.

Lui era seduto lato guida senza pantaloni, senza mutande e col cazzo in mano, già duro, scappucciato, con la cappella di colore rosso fuoco segno evidente che la festa era già cominciata. Lei, chiaramente, non aveva mutandine nè reggiseno e quello che mi colpì subito furono le sue mammelle, sicuramente una quarta. Ci salutammo, sorridendo, e ci presentammo ufficialmente. Lui si toccava il cazzo già duro e Lei mi scrutava cercando di individuare la personalità della persona che le stava di fronte. A quel punto lei affondò la schiena nel sedile dell'auto e si mise un dito in bocca poi un'altro, ci sputò sopra, lo rifece e allargando l'indice ed il medio fece scivolare la saliva lungo le dita. Quando diventarono ben umide le fece scivolare sul clitoride. A questo punto io misi le mani sulla cinta dei miei pantaloni con l'intento di sbottonarli dal momento che l'eccitazione aveva provocato un evidente stato di erezione visibile chiaramnete quando lei mi disse con tono autoritario e minaccioso di non farlo e che avrei dovuto assistere allo spettacolo senza toccarmi. Le sue parole mandarono all'aria tutti i miei piani ma nonostante tutto questa cosa mi intrigava ed eseguii senza discutere. Si stavano praticamente masturbando ed io assistevo eccitandomi come mai avrei immaginato. Lui faceva andare la pelle della capella su e giù mentre con l'altra mano si massaggiava il buco del culo. Lei ondulava le dita sul clitoride portando sulla lingua i suoi umori.

Cominciarono ad ansimare, Lei allungò la mano sinistra verso il suo compagno e cominciò a masturbarlo mentre lui si sputò sulle dita portando la saliva al culo, una volta, due, tre, fino a quando massaggiandosi l'ano ben depilato e Adv
già avviato, infilò piano pianoAdvle dita nel culo . Mi guardava e guardava la sua
compagna che gli scappellava il cazzo mentre infilava le sue dita in fica. Anche Lei cominciò a fare la spola tra il clitoride e il buco del culo massaggiandoselo col palmo della mano. Io intando pensavo che non sarei stato capace di resistere ancora per molto senza potermi toccare e dare sfogo al mio istinto.

Fu proprio allora che Lei, come se mi avesse letto nel pensiero mi disse che avrei potuto cominciare a toccarmi il cazzo senza aprire la cerniera dei pantaloni. Un'altra imposizione che mi eccitò ancora di più. Lei mi guardava negli occhi e mi trasmetteva una carica erotica al di fuori della mia portata. Tirò fuori la lingua e ci appoggiò un dito che insieme andarono in bocca. Se lo succhiò e ci sputò sopra ancora una volta e senza far cadere nemmeno una goccia di saliva si mise il dito nel culo. Lo spinse dentro fino a farlo sparire completamente. Ansimava e mi guardava ed io guardavo i loro corpi mentre si masturbavano entrambi nel culo. Le loro dita andavano veloci fuori e dentro mentre gemevano e si dimenavano. Fu in quel momento che Lei mi disse di fargli vedere il mio cazzo. Io mi tolsi i pantaloni e dal bianco boxer fu subito evidente, grosso e duro. Mi tolsi anche i boxer e appena libero lo scappucciai e lo misi in visione ad entrambi che apprezarono con un sorriso.

Lei mi invitò a masturbarmi, ed io che altro non aspettavo cominiciai a farlo con vigore. Ora ci stavamo masturbando in gruppo. Lui le si avvicinò e guidando la sua testa verso la cappella del suo cazzo la invitò a leccargliela. Lei fù pronta a riceverlo in bocca eseguendo un portentoso pompino. Ad un tratto si girò verso di me e mi disse di allungare il braccio nella loro auto e accarezzargli i capezzoli. Io eseguii così mentre gli massaggiavo le mammelle le spremevo i capezzoli. Dovetti rallentare i colpi sul mio cazzo per evitare di godere, tanta era l'eccitazione e proprio mentre calmavo il mio andamento Lui urlò:" mettimi un dito nel culo che ti voglio riempire la gola di sborra!", mentre i movimenti di lei facevano intendere chiaramente che stava godendo.

A queste parole cercai di raggiungere l'orgasmo assieme a loro. Mi affrettai e guardando gli schizzi che coprivano la bocca della sua compagna inarcai ancora una volta il bacino mostrando loro il mio cazzo duro che pochi colpi dopo sborrò sul mio addome, schizzando fino al torace. Tremai, godendo, godendo , godendo! Mi spalmai il liquido sul mio corpo, sull'addome, sul torace, sull'inguine. Pochi attimi di silenzio e poi scoppiammo insieme in una risata plaudendo a ciò che era appena accaduto. Il resto ve lo risparmio.

Vi volevo raccontare la mia esperienza e approfitto per ringraziare ancora A. & M. che mi hanno dato l'opportunità di realizzare questo mio desiderio con la speranza che questo sia di buon auspicio per il futuro. Un bacio a tutti, Smack!

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